Stamattina Anna Chiara ha portato i bimbi a scuola e Giorgio, rimasto con me, piagnucolava.
Poi lo prendo e me lo metto sul cuore.
Pochi minuti e il suo respiro è un tutt’uno con il mio battito.
Ecco, io vorrei morire così. Abbracciato da lui che mi tranquillizza, mi da pace. Mi fa sentire allo stesso tempo figlio e padre.
Altro che sindrome di down…
Amici non smettiamo mai di raccontarci i nostri “paradisi” quotidiani…