Questo è un articolo a pagina 8 sul Corriere della Sera di domenica 20 aprile (proprio sotto una notizia su Berlusconi) che parla della famiglia De Palo e di politica.
Ebbene sì, non me ne vergogno. Non lo avevo mai pubblicizzato o raccontato in pubblico per pudore, ma adesso non posso fare altrimenti visto che mi hanno “scoperto”.
Oltre a fare il consigliere comunale di Roma Capitale, da tre mesi il giovedì e il sabato sono uno dei camerieri della trattoria “Burro e Sugo” a San Paolo.
Alla faccia di chi pensa che un consigliere comunale a Roma prenda uno stipendio di 4, 5 o addirittura (come mi hanno detto in parecchi) 8 mila euro al mese.
Non sono né un eroe né un esempio per quello che faccio: lo farebbe qualsiasi padre o madre di famiglia con un mutuo da pagare e 4 figli da crescere e da educare.
Ma è così strano immaginare un ex assessore di Roma che serve ai tavoli? Per me no: ogni lavoro è degno e contribuisce al Bene Comune. Il lavoro del cameriere, poi, ti fa rimanere aggrappato al Paese reale, quello che la politica sembra non saper più rappresentare.
Con l’occasione ringrazio l’amico Christian Righi perché nonostante il mio curriculum “pesante” non è stato facile trovare questo lavoro e lui è stato l’unico a volermi aiutare in questo momento di difficoltà.
Ci vediamo a Burro e Sugo…