Lo ripeto e me lo ripeto.
L’analisi è il passato.
La sintesi il futuro.
L’analisi è astratta, la sintesi ha potenzialità di concretezza.
In Italia siamo i numeri uno a fare analisi.
Analizziamo tutto. Sappiamo da anni quali siano i problemi, le difficoltà, le storture del nostro Paese. Conosciamo a menadito cosa ci aspetterà nel futuro prossimo, eppure non siamo in grado di generare il cambiamento.
Purtroppo non vedo semi gettati, ma solo buchi tappati.
Vedo solo emergenze affrontate in attesa di altre emergenze da affrontare.
Governare è difficilissimo (e lo so bene), ma non posso tollerare che mentre passiamo mesi a parlare dell’articolo 18 o festeggiamo per la possibilità di mettere ad un bambino il cognome della madre, ci stiamo mangiando il futuro di un’altra generazione. Domandiamoci cosa sarà l’Italia nel 2030 se non aiutiamo i giovani a realizzare i loro sogni: un lavoro, una famiglia, dei figli.
E l’Italia del 2030, volenti o nolenti, si decide adesso.
Facendo sintesi.
Tutti insieme.