“Come può Roma Capitale aumentare a tradimento le tariffe degli asili nido dopo che le famiglie hanno deciso e concluso l’iscrizione sulla base delle vecchie tariffe molto più basse? Per questo sono già centinaia le famiglie che hanno sottoscritto il nostro ricorso al TAR del Lazio, una sorta di ‘class action’ contro la delibera di Roma Capitale che ha aumentato ad iscrizioni già avvenute le tariffe degli asili nido, togliendo anche la gratuità per il terzo figlio”. Lo afferma in una nota Gianluigi De Palo, ex assessore alla scuola e alla famiglia, oggi capogruppo della lista Civica CittadiniXRoma.
“Abbiamo motivo di ritenere che la suddetta delibera non possa essere applicabile all’anno scolastico 2014/2015 in quanto è intervenuta quando il termine per la presentazione della domanda di iscrizione era già scaduto ed addirittura dopo la pubblicazione della relativa graduatoria – aggiunge – Ne consegue che, per le famiglie i cui figli sono stati ammessi al nido comunale per l’anno scolastico 2014/2015, debba continuare ad applicarsi la delibera che prevedeva l’esenzione dal pagamento della quota contributiva per il terzo figlio e le precedenti tariffe più sostenibili. In caso contrario si lederebbe palesemente il legittimo affidamento e si metterebbero in seria difficoltà tutte quelle famiglie che, avendo presentato la domanda di iscrizione a maggio del 2014, confidavano legittimamente nell’esenzione del terzo figlio e nel precedente tariffario che prevedeva quote mensili inferiori. Oggi si vedono chiedere un contributo non previsto e non preventivato nel bilancio familiare”.
“Non si possono cambiare le regole del gioco a gioco iniziato – continua De Palo – Per questo è già partita la raccolta fondi con finanziamenti non solo da parte dei genitori, ma di quei cittadini romani stanchi di promesse non mantenute e di una politica virtuale che non tiene conto della concretezza della vita quotidiana delle persone”.