Posso dirlo? Si, lo voglio dire. L’altro ieri, dopo tante difficoltà, l’associazione Andrea Tudisco, che accoglie nella sua casa i bambini malati di tumore con le loro famiglie, e che porta negli ospedali i clown dottori, ha iniziato i lavori della sua seconda casa. Potrei scrivere un trattato sulle difficoltà burocratico/amministrative che ho dovuto affrontare e superare per potergli affidare – lo scorso anno – questa nuova struttura. Potrei e, anzi, vorrei raccontarvi quanto è stato difficile mettere quella firma perchè nessuno voleva prendersi la responsabilità di quella scelta. Potrei parlarvi di come in Italia non sappiamo nemmeno cosa sia la sussidiarietà…
Ma andando oltre ogni polemica vi dico che, quando ho visto il Presidente Grasso e Fiorella Tosoni (la presidente, nonché mamma di Andrea Tudisco) mettere il primo mattoncino di questa nuova casa mi sono commosso e rimotivato. La politica è necessaria e quando vedi che non giri a vuoto e che con una tua decisione puoi incidere sulla vita delle persone migliorandogliela ti rendi conto che è anche bella. Quando capisci che una firma e un po’ di coraggio vanno a dare una risposta concreta a quelle famiglie che vivono sulla loro pelle la sofferenza di una croce, non puoi più rassegnarti e scegli di metterti in gioco come e più di prima.
Se non c’eri tu lì, nonostante le mille difficoltà, non era uguale.
Se non ci immischiamo noi, si immischieranno altri. Con altre idee, con altri valori, con altre priorità.
PS: evitiamo commenti sulla foto alla Ray Charles che mi hanno fatto…