«Scuola e genitori insieme per concordare non solo i programmi, ma anche i libri da leggere su temi a sfondo sessuale/affettivo: questo è l’ottimo risultato votato oggi dal Consiglio del VII Municipio di Roma. E proprio su questa direzione si muove la delibera che ho formulato, a livello comunale, per dare una risposta alle migliaia di genitori preoccupati per le fughe in avanti di qualche professore, che si è voluto sostituire alle famiglie riguardo l’educazione sessuale. Quando si parla di omofobia, ad esempio, siamo di fronte a un problema educativo che non si vince con l’ideologia, ma con l’educazione a tutti i livelli. Io vorrei una scuola che educasse i miei figli insieme a me, non al mio posto”. Così Gianluigi De Palo, ex assessore alla Famiglia, Scuola e Giovani e oggi capogruppo della Lista CittadiniXRoma, commenta l’approvazione nel II e nel VII Municipio della risoluzione che ha come oggetto la “Campagna di sensibilizzazione nelle scuole materne, primarie e secondarie di primo e secondo grado sull’educazione affettivo-sessuale con la collaborazione delle famiglie”.
«Ringrazio la Commissione Scuola e tutti i consiglieri presenti che hanno votato a maggioranza la proposta. Ringrazio inoltre tutti coloro che mi hanno sostenuto e incoraggiato per il raggiungimento di questo risultato. È importante che i genitori siano coinvolti in tutti i progetti che vengono proposti, anche fuori dall’orario curricolare, soprattutto quando si trattano tematiche inerenti l’educazione sessuale», dichiara Maria Stefania Lanotte, consigliere municipale della Lista CittadiniXRoma.
Sulla stessa lunghezza d’onda Giuseppe Scicchitano, consigliere del II municipio dove la stessa risoluzione è stata votata all’unanimità qualche mese fa: «Sono molto contento. Su queste risoluzioni ha prevalso il buon senso. Questo risultato dimostra che le ideologie possono essere superate quando si tratta di temi così delicati e si riesce a collaborare, magari fosse così su tutto. Se sono contente le famiglie, gli insegnanti e i ragazzi, hanno vinto tutti».
«Continueremo a lavorare perché è necessario ripristinare in tutte le scuole della nostra città i più basilari meccanismi educativi. Non è una questione morale, ma educativa», conclude De Palo.