Lanciare un progetto è come metter su famiglia: sai che lo vuoi, sai da dove parti, ma non sai come va fatto. E soprattutto, come andrà a finire. Allora, semplicemente, lo fai pensando che la strada la troverai mano a mano.
Siamo partiti dal nulla: un gruppo di messaggi di persone volenterose, niente più. Sembra niente, una di quelle cose di cui dici “e capirai…”. Poi però… ci abbiamo creduto. Abbiamo voluto dare credito al desiderio di tante famiglie di dare una mano ad altre famiglie.
È stato difficile. E lo è ancora: problemi tecnici, difficoltà a farsi sentire, problemi organizzativi. Ma da ieri siamo partiti e la generosità delle persone ha fatto crescere le donazioni sempre di più. Una dopo l’altra, a poco a poco. Piccole somme, con una lista che si alimentava di minuto in minuto. Un passo alla volta, goccia a goccia. È stata la cosa più bella. Vedere tante piccole azioni che, unite, diventavano qualcosa di grande. Siamo solo all’inizio. E come nelle cose più belle in famiglia, il punto-chiave non è l’inizio: il matrimonio, la casa dove vivere, la nascita di un figlio. È come continua: il volersi bene giorno dopo giorno, quel dar seguito, accompagnare, educare, annaffiare. Anno dopo anno. Ecco. Anche #1euroafamiglia, dopo il lancio di ieri, ha bisogno di sostegno, di continuità, di cura. È per questo che ti chiedo, soprattutto “il giorno dopo”, di prendere un pezzetto di questa bella avventura e mettertelo sulle spalle anche tu. C’è bisogno di molti che diano poco, perché da quel poco dipenderà molto. Cosa puoi fare? Ciò che è alla tua portata: coinvolgi famiglie amiche. Una, due, tre, dieci. Porta la Campagna sui tuoi spazi social, con hashtag #1euroafamiglia (trovi i contenuti sul sito). Scrivi via whatsapp a chi conosci. Ci sono tante famiglie sole e in difficoltà che con il tuo piccolo aiuto potranno sentirsi meno sole e meno in difficoltà. L’avventura è appena iniziata: chissà dove ci porterà. Personalmente, non vedo l’ora di scoprirlo insieme, se avrai voglia di accompagnarmi.